Roberto Posenato e il suo live streaming

Canta che ti passa. Non è la soluzione. Purtroppo. Perché ci passi, abbiamo bisogno di chi la musica la suona. E ci vive. Oltre a farcela passare. Fra le categorie sommerse dalla Pandemia e di cui nessuno parla ci sono loro, quelli che cantano, danneggiati dal Covid-19 in modo devastante. È la categoria della musica, di tutta la musica ma soprattutto di quegli artisti meno famosi e che cantano per farcela passare, e che vivono – anzi vivevano – di serate nei locali, nei teatri e nelle piazze. Quella categoria che non ha potuto, durante il 2020 e ancora oggi (fino a quando chissà?) portare a casa il necessario per una vita quantomeno dignitosa. Molti fanno cassa appena appena, altri sopravvivono, altri ancora hanno spesso cantato in perdita. Adesso non possono neanche più fare quello.

Serate limitate, annullate, spettacoli che non si possono organizzare, eventi promossi e poi cancellati, tra cui concorsi e casting: uno spartito che non si poteva immaginare e che non si vuole ascoltare.

E tutta una serie di regolamentazioni che non hanno permesso ai musicisti ed alle maestranze del settore di poter svolgere il proprio lavoro, ridotto sia in termini di quantità che di incassi. Per questi cosa si sta facendo?

Loro, la categoria, si sono inventati una traccia. Ed è anche questa: l’agenzia Face Management Spettacoli di Roberto Posenato, che ha sede a Coccaglio, in provincia di Brescia, vista la dolorosa, tragica situazione ha cercato di dare visibilità e voce a numerosi artisti effettuando una serie di dirette streaming, pomeridiane e serali, sui propri canali social ed anche su televisioni private, per consentire quantomeno una maggiore conoscenza del mercato e della situazione di disagio che si è venuta a creare.

Canta che ti passa, è diventato un leit motiv digitale, non è sufficiente ma è qualcosa, è una voce: “La musica ha sempre unito e portato gioia – dice Roberto Posenato – e quello che è successo e continua ad essere è davvero un impoverimento, sotto tutti i punti di vista. Non solo per la salvezza della categoria degli artisti meno noti ma anche per chi beneficia della musica che non può più fruire di momenti di svago, socialità e cultura”.

La leggerezza della musica, quella dal vivo, se la sono tutti dimenticati? La risposta è sì. E per trovare un nuovo canale su cui sintonizzarsi ecco che si sono attivati con passione e senza tradire “sofferenza” artisti molto amati e molto empatici anche nelle dirette streaming: tra gli altri, Bobby Solo, Giuliano dei Notturni, Franco Midili (prima chitarra dei Nomadi), Fly Blue’s Zucchero Tribute, VeroSimil (tributo ad Eros Ramazzotti), Sensazione Modà (tributo ai Modà) Mercqury Legacy (Queen) Other Side (tributo ai Doors) Amalo (tributo a Renato Zero) Frank David, Giusy Mercury, Michela & Claudio Group, Antonio Sepe e molti altri…
Canta che ti passa. Adesso deve davvero passare.

Luciana Rota

 

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