Napoli canta contro il Coronavirus

tammorra in balcone

Fonte: comunicationline.eu

La città di Napoli è spesso accostata alla sregolatezza, al caos, ma ai tempi del Coronavirus il mondo ha riscoperto il genio dei napoletani. La città sta offrendo una immagine molto diversa dalla metropoli affollata, disordinata e caotica che tutti conoscono.

In questi giorni a Napoli regna la “regola”:  strade deserte, e file composte davanti ai negozi. Oggi a Napoli regna la regola del rimanere chiusi in casa, che sembra abbastanza  facile per il resto del mondo, ma non per i napoletani.

E anche al tempo del Coronavirus i napoletani sono stati pionieri nel motto “uniti ma distanti”, lanciando per primi una nuova forma di socializzazione, quella di sdrammatizzare cantando e suonando affacciati ai balconi e alle finestre.

Tutti si uniscono in un abbraccio virtuale cantando e suonando: Tammorre, nacchere e chitarre intonano i brani più noti di Pino Daniele fino a quelli cosiddetti popolari.

Un’unica grande voce, un unico grande coro che ha fatto il giro del web: una città speciale che si è unita in un momento di difficoltà, perchè Napoli è più forte dei pregiudizi.

Fabio Lambiase

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